martedì 12 luglio 2016
Tragedia greca
“Non è saggio il pensiero che oltrepassa il limite umano”.
L’uomo si è sempre proiettato al di la di sé. Lo ha fatto nei diversi contesti storici, culturali e religiosi di cui è stato protagonista. In uno, credo, ha osato sempre maggiormente: in quello religioso.
In ogni tempo, l’essere umano ha avuto un rapporto di amore/odio con l’entità divina in cui ha creduto. Ha sempre riservato ad essa un rispetto misto ad un atteggiamento di sfida, quasi per voler ottenere una parità che, nonostante tutto, non è mai riuscito ad avere.
Di fronte a tale realtà, ha tentato di elaborare forme e pensieri per esorcizzare la paura della sua inferiorità.
E per ogni cultura che ha deposto le armi, di fronte all’impossibilità della vittoria, ne è sorta un’altra che ha ripreso le fila dell’annoso duello. Ecco perché già gli antichi Greci ci insegnarono che “Il saggio sembra folle a colui che non comprende”.
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