San Silvestro

Continuiamo a festeggiare. Circondiamoci degli affetti più cari. Abbandoniamo la nostra veste logora e indossiamo quella nuova!

Natale

Buon Natale a tutti!!!

Novene

Nove giorni di attesa. Nove giorni di canti e nenie. Nove giorni di tradizioni.

Il viaggio

Viaggiare significa riempire la propria memoria di emozioni e sensazioni. Non importa quali siano i motivi del viaggio, perché si registreranno sempre sensazioni personali e si vivranno emozioni che, nel tempo, faranno affiorare i ricordi.
Se il viaggio è di piacere, certamente, i ricordi saranno felici: le passeggiate lungo i viali alberati delle grandi città, le scoperte di odori e sapori distanti dalla propria cultura di appartenenza, la ricerca del monumento famoso o della caratteristica principale del luogo. Tutte esperienze che solcano la memoria, lasciandone traccia duratura.
Del resto, il viaggio è il moto principe dell’uomo fin dal suo apparire sulla Terra e di cui ha fatto tesoro nel corso dei millenni.



Cuccìa

La migliore cuccìa? Salata e con un filo di olio EVO.

Le nespole d'inverno

Piangete, piangete alberi tutti.

Questi, dell'estate, sono gli ultimi frutti.

Immacolata Concezione

È la purezza dello sguardo che mi attira. Uno sguardo che non si lascia distrarre dalle cose terrene, ma si rivolge verso l’alto, lì dove c’è certezza di vita!

L'intercessione é ció che spera di ottenere il credente che si rivolge, in preghiera, ad un Santo. L'intercessione é ció che un Santo riserva al credente che a lui si rivolge. Grazie per aver concesso anche a noi la tua intercessione, grazie per il tuo prezioso intervento, grazie per non aver permesso alla tragedia di entrare in casa. A te che sei invocata in situazioni di pericolo, oh Santa Barbara, la nostra gratitudine!

Pupi di zucchero

Un’altra tradizione del nostro territorio legata al mese di novembre è quella dei “Pupi di zucchero”. Più presente in alcune città, meno in altre, continua a resistere per via della caparbietà dei pasticceri che non vogliono far venire meno il bagaglio di consuetudini che ci derivano dal passato.
Belli, colorati, ispirati alla tradizione epica o ai più moderni personaggi dei cartoni animati e di varie dimensioni i Pupi campeggiano sui banconi delle pasticcerie per ammiccare ai clienti più grandi, che li ricordano molto più presenti quando erano piccini, e per solleticare la curiosità dei bambini che iniziano ora a scoprirne la variopinta allegria…

Moscardini

Il mese di novembre è tradizionalmente dedicato al ricordo dei defunti. Nei giorni propri della ricorrenza, ma anche per tutto il periodo successivo, è possibile trovare prodotti tipici legati a questa tradizione. Tra essi, un tipo di biscotti: “i moscardini”, che vengono comunemente chiamati “ossa dei morti”.
Ricordo con simpatia un episodio di qualche anno fa in una pasticceria della mia città. Entro e chiedo alla commessa di confezionarmi un chilo di moscardini. Una signora, che faceva la fila insieme a me, mi guarda stupita e mi dice: “Credevo che i moscardini fossero solo dei pesci!”. Un momento di ilarità che ha coinvolto tutti i presenti e che ha permesso di intavolare una bella discussione per rispolverare anche alcuni termini desueti, quasi dimenticati, che fanno parte della nostra tradizione e che sono legati ai vari momenti e alle varie circostanze dell’anno.

Il Buco

Anche noi abbiamo la nostra “breccia”. Non sarà quella di Porta Pia, ciononostante produce sempre un certo fascino!!!

Memoria

I credenti si affidano alla preghiera; i non credenti al ricordo. La memoria è l’unico metro che ci consente di misurare il nostro attaccamento a chi ci ha preceduto.



Un ricordo che piace

Non sei un ricordo remoto, ma prossimo e parecchio piacevole. Complice, anche, la stagione autunnale che non ci vuole stringere a sé con fresco e pioggia, ma ci coccola con sole e temperature miti.

Quasi, quasi vien voglia di un ultimo bagno…

Ciclamino

Bello il fiore del ciclamino. Ancora più bello se selvatico. L’aspetto risulta essere più snello e quasi sfuggente. La delicatezza cromatica cattura lo sguardo e lo imprigiona in un abbraccio tenero e delicato perché non si sciupi, neanche guardandolo, uno dei fiori più belli che ci accompagnano lungo la stagione autunnale e, perché no, anche in quella invernale.



La nebbia

Rada o fitta, la nebbia desta sempre una sorta di tensione interiore per via della sua capacità di impedire la visuale. Se fitta, la tensione può sfociare in paura; se rada, può divenire anche incantamento per la trasformazione dell’ambiente circostante in un paesaggio con quel qualcosa di affascinante che incanta e ammalia!

Sguardo fiero

Spesso, con alcuni dei miei amici ci ripetiamo una sorta di adagio: “Nella vita l’importante è essere convinti”. E quanto può essere vera quest’affermazione quando si recita una parte!
Non si possono fare trasparire emozioni; non si può cedere alla tentazione della distrazione. Si deve entrare nel ruolo e impersonare. Accada quel che accada.

San Francesco

Distante anni luce dal nostro modo di pensare!

Generale Cascino

Il tempo che passa non sempre fa rumore. In alcuni casi, lui passa e noi neanche ce ne accorgiamo. Quando di tempo ne passa tanto, sembra quasi strano dover constatare quanto siamo avanti rispetto a determinati eventi. Sono passati ben 100 anni, un secolo, da quando concluse la sua esperienza terrena uno degli eroi della Grande Guerra. Lui, quasi simbolo di una città che lo nomina più spesso di quanto si possa credere, custodisce attento i movimenti di chi passa vicino al suo memoriale. Sia il nostro ricordo, vivo e mai taciturno, una valanga che sale verso la meta del riconoscimento storico.

Mantide religiosa

Miti e falsi miti. Credo che la Mantide Religiosa sia stata, continuando ad esserlo, il motivo della diffusione di notizie più o meno veritiere sui suoi comportamenti, soprattutto in relazione a quelli legati alla riproduzione.
Ora pare che alcuni esemplari abbiano imparato il rito tutto umano del selfie, mostrandosi piuttosto disinvolti!!!

La città

La città ammalia con il suo profumo, con la sua frenesia, con la sua vivacità.
Difficilmente si rimane privi di sensazioni camminando lungo le strade di una città. Al suo interno un intreccio di strade, vicoli, piazze e anche storie di uomini e donne che l’hanno fatta grande o che semplicemente hanno contribuito a scrivere la sua quotidianità. Nella sua periferia un desiderio di normalità.
Se fossi un pittore sceglierei le tinte del rosso del sangue, del giallo del grano, dell’azzurro del mare per tracciare i suoi connotati più vividi. Se fossi un musicista sceglierei le note più alte del pentagramma per descrivere la musicalità della sua voce. Se fossi uno scultore sceglierei il porfido rosso e il marmo di Carrara per esaltare i suoi contrasti.
La città è ben altra cosa rispetto alla piccolezza! 

Finzione VS convinzione

Certe volte mi viene la tentazione di pensare che tutto sia una finzione; che tutto sia fatto solo per forma e mai, o poco, per sostanza. Omnia parata sunt, direbbe un mio carissimo amico… e come dargli torto!!! Mi conforta solo il fatto che, probabilmente, sia solo una mia impressione a cui si contrappone una realtà fatta di convinzione e fermezza. 

Abbaglio

C’è sempre una realtà, magari anche più bella, dietro ciò che ci limita la visuale. A maggior ragione quando “si prende un abbaglio”; tutto risulta essere diverso dopo che ci si accorge della falsata interpretazione della realtà. E qui si innesta e ritorna l’annoso problema dell’oggettività della realtà e della soggettività della sua interpretazione. Prendere un abbaglio è un’esperienza più comune di quanto si possa credere.
Interpretare la realtà che ci sta dinanzi, non è altro che leggere con i nostri occhi e vedere unicamente dalla nostra prospettiva. Quest’ultima, tuttavia, non è e non può essere l’unica depositaria del filtro della verità.
L’obiettività non risiede negli occhi dell’uomo; in essi dimora l’immaginazione!

Antenna molesta

Ma posso credere che non ci fosse altro spazio dove sistemare l’antenna?

Cammina con noi

Cammina con noi e tra noi, fianco a fianco.
Cammina avanti a noi per indicarci la via.
Fermati se il nostro passo devia verso derive esistenziali e chiamaci.
Prendici per mano e conduci ciascuno di noi alla meta beata.

Fascino che ammalia

Tutti protesi a guardare la bravura di rullanti e giocolieri. Tutti intenti ad ammirare la magnificenza dei figuranti. Tutti attenti a meravigliarsi della destrezza dei cavalieri giostranti. A distanza di un anno, riemerge il fascino della nostra storia che ci ammalia e ci appassiona. Divisi solo per oggi, ma uniti sempre per la gloria della nostra Città.