“L’ottimismo è il profumo della vita”. È la battuta ricorrente di uno spot pubblicitario, secondo me politicamente pilotato, che qualche anno fa veniva trasmesso in TV. Ed è, un po’, ciò che sembra trasmettere l’immagine di questo post: anche dopo una tormenta di neve, la luce del sole trova la forza di penetrare e riscalda. Se la vita fosse vista solo coi colori della tempesta, il grigio del cielo e il bianco della neve, o peggio la trasparenza dell’acqua, risulterebbe un’orrenda esperienza a cui l’uomo è chiamato. La vita, invece, è una meravigliosa vicenda i cui narratori possiamo essere solo noi. Nessuno ci può sostituire nel ruolo di attori principali della vita. Pertanto, solo noi possiamo decidere se vivere in un quadro a tinte
fosche o immersi nella gioia della luce e dei colori.
Mi ritorna in mente un episodio della mia infanzia. Partecipai, in compagnia dei mie nonni paterni, al matrimonio di una cugina di mio padre. La Celebrazione avvenne in una chiesa moderna, che a me non piace. Durante il rito, dalle finestre sopra il portone maggiore filtrò un raggio di sole che illuminò la grande aula ecclesiale. Usciti dalla chiesa dissi a mia nonna “Hai visto che raggio di sole poco fa?”. Mia nonna, senza scomporsi più di tanto e con la più assoluta immediatezza, mi rispose: “Era la benedizione di Dio sugli sposi”. Non dimenticherò mai queste parole. Ogni volta che vedo un raggio di sole proiettarsi verso la Terra, me ne ricordo, come se le avessi appena ascoltate.
La visione della vita di una donna credente, non poteva che trasmettermi la certezza che Dio accompagna la nostra vita e ci aiuta a vederla luminosa; non poteva che ispirarmi coraggio, perché anche quando la vita sembra scurirsi un po’, alla fine la luce riavvolge la nostra esistenza e ci sospinge sempre in avanti, senza mai trattenerci.
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